Esercizio Terapeutico
Al giorno d’oggi si sente sempre più spesso nominare il concetto di “esercizio” anche in ambito sanitario riabilitativo tanto che “l'esercizio terapeutico” è considerato una parte fondamentale nel processo di cura.
Cos'è l'esercizio terapeutico
Ancora oggi non si ha un’unica definizione mondiale di esercizio, qui di seguito ti riportiamo alcune delle più note:
- “Esercitare sistematicamente lo spirito e il corpo soprattutto al fine di migliorare la capacità e l’efficienza” (Duden, 1974)
- “La ripetizione sistematica di contrazioni muscolari oltre la soglia dell’allenamento e mirando a un adattamento morfologico e funzionale in modo da aumentare la capacità e l’efficienza” (Hollmann, 1990)
- “La somma di tutti i mezzi che portano ad aumentare in modo pianificato la funzionalità del corpo. Sono inclusi sia l’esercizio fisico, che l’alimentazione e lo stile di vita” (Hollmann, 1990)
Cos'è la MET
La MET è l’acronimo inglese di Medical Exercise Therapy, ed esprime il concetto di esercizio terapeutico per i pazienti.
Ha l'obiettivo di istruire i pazienti per percorsi di auto esercizio regolari, in modo che: possano recuperare / migliorare le proprie capacita fisiche, di equilibrio e propriocezione senza correre il rischio di farsi male, e possano automatizzare delle regole e degli schemi di movimento che prevengano eventuali affezioni al sistema muscolo scheletrico. L'esercizio in ambito fisioterapico è usato in tutti gli ambiti, da un punto di vista psicologico, contribuisce a rendere il paziente consapevole del suo ruolo nel percorso terapeutico.
Nell’esercizio terapeutico dunque il professionista terrà conto delle problematiche articolari, e muscolari del paziente al fine di impostare un programma di esercizi terapeutici idonei. La cosa migliore è recarsi in un centro di fisioterapia specializzato e procedere ad una valutazione, che alle volte è anche gratuita.
Quali sono le componenti fondamentali dell'esercizio terapeutico?
Cinque skills consentono di migliorare le capacità motorie della persona, e possono avere maggiore o minore rilevanza a seconda dell’obbiettivo dell’esercizio:
- Forza
- Velocità
- Resistenza
- Coordinazione
- Mobilità
Sarà il fisioterapista che imposterà il piano di esercizi più adeguati al paziente.
Perché fare esercizi?
Questa è una delle domande che ci pongono i pazienti quando gli diciamo che il primo rimedio contro il loro mal di schiena è fare un’attività fisica regolare. Spesso ci dimentichiamo che il nostro corpo è fatto per muoversi e non per restare seduto, in modo scorretto tra l’altro, per 10 ore al giorno.
Ciò significa la riduzione del movimento è stata identificata come vero e proprio fattore di rischio per molte patologie croniche diffuse, tra le quali abbiamo la malattia coronarica, il diabete, l’obesità e il dolore lombare.
I motivi fondamentali che spingono le persone a fare esercizi sono principalmente due: Competizioni sportive, Mantenersi in salute e in buon aspetto fisico.
Quali sono i costi delle malattie muscolo-scheletriche?
Come sai il cambiamento dello stile di vita, causato da un uso massivo della tecnologia (pc, smartphone e tablet) e dall’aumento della sedentarietà della popolazione dei paesi sviluppati, ha fatto si che l’incidenza delle patologie muscoloscheletriche sia in notevole ascesa.
Nel nostro Paese, l'Italia, il mal di schiena è ormai diventato la principale causa di assenza dal lavoro per malattia poiché circa una persona su tre resta a casa per tale ragione.
Come sostruire un esercizio terapeutico
Per pianificare gli esercizi terapeutici specifici è necessario l’intervento di uno specialista, però nel frattempo riteniamo utile darti qualche semplice indicazione:
- Fissare l’obbiettivo: qual è lo scopo dell'esercizio? Recuperare una buona performance cardiorespiratoria? Recuperare la forza degli arti inferiori? Recuperare la funzionalità di una spalla operata?
- Il calcolo del peso, dei tempi e delle resistenze: come sai a seconda del tipo di esercizio, essi vengono effettuati con delle resistenze e dei tempi specifici. Un esercizio che miri alla resistenza, ad esempio, avrà dei tempi più lunghi e dei pesi minori rispetto a un esercizio per l’ipertrofia.
- Il riscaldamento: è una fase fondamentale per prevenire traumi da sforzo e per aumentare le performance durante gli esercizi. Il riscaldamento è sempre un’attività aerobica il cui scopo è di aumentare la mobilità e l’idratazione dei tessuti prima dell’esercizio.
- Esecuzione degli esercizi: soprattutto nel primo periodo è importante essere seguiti da un professionista al fine di effettuare i movimenti in modo ergonomico e corretto.
- Fine degli esercizi: solitamente si pratica un’attività defaticante prima di interrompere definitivamente l’attività.
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