Quando utilizzare il Caldo e quando il freddo?

A volte si crea confusine nei pazienti riguardo l'utilizzo del caldo o del freddo nella gestione delle piccole affezione dolorose dell'apparato muscolo scheletrico. Intanto parliamo di freddo e non di gelo, e di tepore e non di calore vero e proprio, questo perché gli shock termici non sono mai necessari in questi casi.
Ma quando in effetti si usa il freddo e quando il caldo?
Innanzitutto diciamo quello che succede quando si sviluppa un dolore all'apparato osteoarticolare: che sia dovuto ad un trauma o a un processo infiammatorio che supera la soglia di tolleranza del dolore, il problema si manifesta attraverso i classici 5 sintomi che sono arrossamento, calore, dolore, tumefazione e alterazione funzionale. Sono manifestazione delle modificazioni tessutali che consistono in: vasodilatazione, aumento permeabilità capillare, stasi circolatoria ed infiltrazione leucocitaria. Diciamo quindi che l'utilizzo del caldo e del freddo va effettuato in funzione del problema, in funzione della zona da trattare, ed anche dal tempscorsa orso dalla sua insorgenza.
Che si tratti di traumi contusivi o affezioni muscolo tendinee (ossia tutto ciò che finisce con "ite" od "osi") si richiede l'utilizzo del freddo soprattutto nella fase acuta, per arginare l'effetto vascolare conseguente l'infiammazione. Si tratti invece di contratture oppure di uno spasmo della muscolatura in genere, il calore e' quello che deve essere utilizzato, per ottenere un rilassamento delle fibre mio tendinee. Caldo e freddo debbono essere utilizzati sia nelle modalità corrette sia nella tempistica giusta.

  Il ghiaccio è sufficiente applicarlo per 20 minuti ogni volta, e si può ripetere piu' volte al giorno fino al miglioramento dei sintomi. Nelle fasi acute si dovrebbero fare degli impacchi freddi, disponendo sulla cute una crema o gel antinfiammatoria, avvolgere poi la parte con una pellicola trasparente e poi applicare il ghiaccio. Anche per il caldo la tempistica e' la medesima, ma eviterei di fare piu' applicazioni quotidiane, in quanto l'effetto rilassante sulla fibra muscolare si ha anche con una sola applicazione. Un'ultima puntualizzazione: evitare di applicare sia il caldo che il freddo direttamente sulla colonna (soprattutto cervicale) per evitare degli shock termici in una zona che anatomicamente vede il passaggio de i centri di controllo del Sistema Nervoso Centrale.

Queste sono delle linee guida sull'utilizzo di questi principi fisici, ma se ci sono delle esigenze particolari chiaramente il consiglio e' quello di consultare uno specialista della riabilitazione. Fisio Eur dispone di uno staff particolarmente specializzato nella gestione, anche domiciliare, del paziente con difficoltà motorie di ogni genere.

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