Ernia del disco lombare, la fisioterapia giusta
Secondo i dati statistici le problematiche legate al mal di schiena o lombalgia stanno aumentando tra le popolazioni occidentali, e i motivi sono sotto gli occhi di tutti: poco sport, vita sedentaria, molto stress… e proprio per questo motivo nel nostro sito abbiamo iniziato ad includere contenuto che possa essere di aiuto a tutti voi nel far luce su dinamiche legate a problemi muscolo scheletrici che avete vissuto o state vivendo.
Anatomia delle vertebre
Le vertebre sono le ossa che costituiscono la colonna vertebrale, sono 33 per l’esattezza e si suddividono dal cranio verso l’osso sacro in questo modo:
- 7 vertebre cervicali
- 12 vertebre dorsali
- 5 vertebre lombari
- 5 vertebre calcificate sacrali
- 4 vertebre calcificate coccigee
Il disco intervertebrale ha il compito di stabilizzare il movimento tra le vertebre e ammortizzarne il carico, ed è composto da:
- Nucleo polposo: è chiamato “nucleo” poiché si trova al centro del disco e ha una consistenza semiliquida;
- Anulus fibroso: è un anello fibroso che si trova nella parte esterna del disco e serve a proteggere il disco e a contenerne il suo nucleo.
Cosa significa Ernia del disco
L’ernia del disco è una condizione in cui, a seguito di importanti sollecitazioni il nucleo polposo fuoriesce dall’anulus fibroso.
Occorre distinguere la protrusione discale dall’ernia del disco:
- Protrusione discale: è una parziale fuoriuscita del disco dalla sua normale sede anatomica
- Ernia del disco: è la fuoriuscita del nucleo polposo dall’anello fibroso
L’ernia del disco produce dolore quando fuoriesce in prossimità della radice nervosa, e di conseguenza la comprime.
Una compressione di questo tipo può dare origine a vari sintomi tra i quali:
- Dolore: il dolore può essere locale e nei casi più gravi si può irradiare. Nelle ernie delle vertebre lombari il dolore può raggiungere anche le dita del piede;
- Formicolio: anche in questo caso il formicolio può irradiarsi lungo il territorio innervato dalla radice nervosa compressa;
- Parestesia e perdita della forza: sono anche questi dei segni clinici della sofferenza nervosa, che compaiono nelle condizioni avanzate.
Quali sono i segmenti lombari più soggetti all'ernia discale?
I segmenti discali più soggetti a sviluppare ernia discale sono i primi e gli ultimi, ossia L1-L2 e L4-L5 e L5-S1.
Uno dei motivi principali rientra nella posizione anatomo fisiologica di queste vertebre che trovandosi a confinare con il tratto dorsale rigido e l’osso sacro (che è ancora più rigido), spesso si muovono più del dovuto, proprio per compensare al ridotto movimento dei distretti con cui confinano.
La classificazione delle ernie del disco è stabilita in funzione di diversi elementi, come:
- La posizione in cui fuoriesce l’ernia: mediana, paramediana, intraforaminale e extraforaminale;
- La quantità di nucleo polposo che fuoriesce dal disco: si passa dalla protrusione all’ernia espulsa, quando il nucleo è fuoriuscito del tutto dalla sua normale sede anatomica.
- Il tempo di comparsa dell’ernia: ernia immatura, costituita da un’alta percentuale di liquidi, ernia matura (cronica) che ovviamente è più “secca” della precedente.
Un errato movimento, una postura e delle abitudini funzionali scorrette sono alla base delle condizioni dolorose della schiena e la formazione dell’ernia è solo una conseguenza.
Quindi è fondamentale innanzi tutto rispettare un corretto igiene posturale e un buono stile di vita per mantenerci in salute.
Quali sono i rimedi per l'ernia lombare?
I rimedi per l’ernia lombari sono vari, e si possono dividere principalmente in due gruppi:
- Rimedi invasivi: chirurgia
- Rimedi conservativi: fisioterapia
La chirurgia per l’ernia lombare è utilizzata quando tutti gli altri rimedi hanno fallito e consiste nella rimozione chirurgica dell’ernia che comprime la radice nervosa.
La fisioterapia per l'ernia lombare
La fisioterapia per l’ernia lombare è ad oggi lo strumento migliore per trattare questa condizione, il ciclo fisioterapico avrà l’obbiettivo di migliorare il movimento di tutta la colonna, la cui disfunzione è ritenuta una delle cause principali che hanno generato l’ernia.
Una volta diminuita la sintomatologia algica si può passare al recupero di una corretta postura.
Questo obbiettivo si raggiunge con esercizi specifici, mobilizzazioni e piccoli accorgimenti che il paziente dovrà adottare giornalmente come ad esempio l’applicazione di un cuscino lombare mentre lavora o mentre guida. Nella parte finale del ciclo terapeutico si tende a lavorare per migliorare la funzionalità del tronco con un piano di allenamento riabilitativo specifico per la persona che si sta trattando.
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