Trattamento e Autotrattamento della Cicatrice dopo l’intervento di Addominoplastica.

La cosmentologia in aiuto della riabilitazione.

In seguito all’intervento di addominoplastica in genere troviamo due cicatrici: una periombelicale dovuta al riposizionamento dell’ombelico e la cicatrice più grossa che è quella nella porzione inferiore dell’addome.

Le fasi di cicatrizzazione sono 4, la prima che comincia in sala operatoria non appena è stata ricucita la cute poi successivamente subentra la fase INFIAMMATORIA (3-4 giornata post operatoria) in cui la cicatrice risulta essere un po’ arrossata e incollata al tessuto sottostante. La terza fase superata la fase infiammatoria, è la fase RIPARATIVA in cui viene formato il tessuto fibroso (dura circa 3 settimane) e poi successivamente c’è l’ultima fase che è quella della MATURAZIONE in cui avviene anche una guarigione “estetica” della cicatrice più chiara più solida e robusta.

La cicatrice ha due aspetti impattanti:

  • L’ESTETICA
  • LA MOBILITA’ TISSUTALE che può avere ripercussioni sia posturali sia sull’apparato uro-ginecologico data la localizzazione della cicatrice.

Quando parliamo di estetica ci riferiamo a una cicatrice dall’aspetto perlaceo invisibile e se non è tale questo può diventare un importante disagio psico-sociale.

A livello di mobilità tissutale la cicatrice può generare a livello meccanico una IPOMOBILITA’ dei distretti vicini e creare degli squilibri posturali proprio a causa di queste aderenze che si possono venire a creare tra i tessuti.

Per capire come questo può avvenire dobbiamo accennare il concetto di TENSEGRITA’, un concetto che nasce proprio da una visione globale del corpo. Infatti secondo questo concetto, le strutture sono integre, tanto più tra loro sono bilanciate le forze di tensione continua e reciproca in torno a forze di compressione più localizzate nell’organismo, grazie alla fascia muscolare ,una struttura che riveste il muscolo e che crea connessioni tra i vari tessuti. Da qui l’importanza del trattamento della cicatrice proprio per non creare aderenze tissutali che possono portare a uno squilibrio di questo sistema. La cicatrice post addominoplastica non trattata adeguatamente può determinare non solo uno squilibrio a carico del bacino e quindi posturali ma anche problematiche uro-ginecologiche che determinando tensioni non più equilibrate a livello del piccolo bacino possono favorire l’insorgenza di dolore a questo livello.

COME FARE UN AUTOTRATTAMENTO DELLA CICATRICE?

Ogni sera un massaggio di IMPASTAMENTO e PINZAMENTO con le prime due dita in prossimità della cicatrice e con prodotti che stimolano ELASTINA e COLLAGENE, ammorbidendo la zona e favorendo lo scivolamento rispetto al tessuto sottostate e quindi lo SCOLLAMENTO. Possiamo aggiungere movimenti CIRCOLARI profondi dove sentiamo delle rigidità della cute.

Da fisioterapista dermatofunzionale vi vorrei consigliare dei prodotti da poter utilizzare durante il massaggio per favorire il trattamento della cicatrice.

  • SILICONE una sostanza che trovate in molte creme, che ha la funzione di trattenere l’umidità della pelle consentendo una maggiore IDRATAZIONE dello stato corneo.
  • VITAMINA E dal potere EMOLLIENTE e dal forte potere ANTIOSSIDANTE
  • ALLANTOINA un prodotto chimico molto IDRATANTE e DISARROSSANTE, LENITIVO e RIEPITALIZZANTE. In natura è possibile trovare il prodotto nella pianta ma in genere le creme dermatologiche usano il composto di sintesi. Ottimo prodotto ESFOLIANTE e favorente il RINNOVAMENTO CELLULARE.
  • ACIDO IALURONICO una sostanza normalmente presente nella cute ma in casi di trattamento di cicatrice può essere consigliata una quantità extra per favorire la RIGENERAZIONE e il NUTRIMENTO.
  • OLIO DI LAVANDA fin dall’antichità è conosciuto il potere della lavanda e le sue azioni ANTISETTICHE e CICATRIZZANTI.
  • CREME CON ESTRATTO DI CIPOLLA. La cipolla agisce in modo efficace sulla cicatrice e RIGENERA la pelle favorendo la produzione di ELASTINA e COLLAGENE da parte dei fibroblasti, migliorando l’aspetto estetico e funzionale della cicatrice.

Qualsiasi prodotto voi usiate ricordate che l’azione deve essere IDRATANTE, ELASTICIZZANTE E STIMOLANTE IL RINNOVAMENTO CELLULARE.

Il trattamento da parte del fisioterapista può anche prevedere l’uso di elettromedicali (laser, ultrasuoni, tecarterapia) per poter facilitare il raggiungimento dell’obiettivo e lavorare sugli stati infiammatori o ipertrofici e cheloidei della cicatrice.

Dott.ssa Moretti Mariateresa fisioterapista

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